tutto quello che avreste sempre voluto sapere sul Lad (ma che non avete mai osato chiedere)

CULTURE LIBERTARIE/CULTURE ECOLOGISTE:
UN INCONTRO NECESSARIO

VALORE E LIMITI DELLA SOSTENIBILITÀ
La questione ambientale diventa sempre più urgente, e appare ormai come un terreno di confronto imprescindibile fra opposti interessi e diverse idee sul futuro, da cui dipende la sopravvivenza stessa del nostro mondo. Si tratta di una conquista importante, soprattutto in paesi come il nostro, in cui destra e sinistra, industriali e sindacati, economia e cultura rimangono in gran parte legati al modello suicida (e obsoleto) della crescita economica illimitata: ma è ancora lunga la strada per mettere in discussione le cause strutturali della crisi ecologica.
La sostenibilità ambientale assume spesso i tratti di una nuova ideologia egemone, generica e innocua nel suo impatto sugli assetti sociali esistenti, al punto di diventare una comoda etichetta utilizzabile da chiunque (dall’industria automobilistica a quella culturale, dalle banche al mercato politico-elettorale) voglia sfruttare i benefici di immagine e le opportunità economiche offerte dal green-washing (cioè da una “riverniciatura verde”).

L’ECOLOGIA CHE CI PIACE
Le speranze di un reale cambiamento di strada risiedono soprattutto nelle pratiche e nelle lotte con cui, in tutto il mondo, le persone e le comunità si riappropriano del loro destino contrastando progetti di “sviluppo” speculativo, e propongono modelli di vita fondati sulla qualità invece che sulla quantità, sulla condivisione duratura delle risorse invece che sulla rapina da parte di pochi. Il consumo critico e l’educazione ambientale, le esperienze di Critical mass (le azioni dirette condotte in bicicletta in un giorno fisso del mese, in modo “anarchico” e creativo, in decine di città del mondo), i movimenti per l’acqua o per l’agricoltura contadina, le lotte in difesa di foreste, di valli, di mari o di quartieri urbani, dal Messico al Ponte sullo Stretto, dal Tibet a Roma, sono parte di un movimento di trasformazione di importanza epocale, anche se trascurato dai mass media e dalla politica tradizionale.

L’APPORTO LIBERTARIO
In questo quadro, l’apporto della cultura libertaria ci sembra decisivo da diversi punti di vista:
nell’offrire un’alternativa alla tradizione di una sinistra industrialista e legata a una lettura dogmatica e gerarchica delle contraddizioni sociali, che ha ostacolato l’assunzione di nuove urgenze, dalla questione di genere a quella ecologica;
nell’apporto di una sensibilità critica globale, che coniughi la coscienza ecologica a quella sociale, la critica economica a quella degli aspetti politici e culturali del dominio;
nell’introdurre, anche rispetto alle tematiche ambientali, una cultura del metodo, contrastando, oltre alle dinamiche dell’ecoconformismo e dell’eco-opportunismo, anche le illusioni sugli strumenti statali e di tipo verticale-coercitivo in genere, promuovendo in alternativa gli strumenti della partecipazione diffusa, dell’autonomia individuale, comunitaria e federativa, del dialogo, dell’educazione e della trasformazione culturale.
IN SINTESI, dalla contaminazione reciproca fra idee ecologiste e libertarie può dipendere il collegamento fra il principio della sostenibilità e quelli della libertà, dell’uguaglianza, della differenza, della cooperazione, dell’autonomia, della comunicazione, della coerenza fra mezzi e fini.

DAGLI ANNI OTTANTA A OGGI
Dopo anni di iniziative ispirate spesso a modelli lontani (si pensi all’influenza dell’ecologia sociale di Murray Bookchin, al bioregionalismo e alle azioni dirette di Earth First! in Nordamerica, ma anche a esperienze diverse in Brasile, India, Nigeria, Russia, Kenya…), l’ecologismo radicale e libertario diventa una presenza più stabile a partire dalla metà degli anni Duemila, quando pratiche e culture innovative si diffondono in Italia attraverso internet e la cultura della rete, i forum sociali, e poi con Critical mass e i mercati contadini terra/Terra, mentre conflitti locali come quello in Val di Susa raggiungono grande forza e maturità, e iniziano a collegarsi fra loro in una progettualità complessiva attraverso il Patto di mutuo soccorso.
Nel 2007, per iniziativa spontanea di ecologisti impegnati in campi diversi, nasce a Roma il Libero Ateneo della Decrescita (Lad), che da allora continua a operare, senza appoggio da strutture preesistenti, organizzando laboratori tecnici e teorici e proponendosi come raccordo interdisciplinare di pratiche e saperi. In questi anni il Lad ha rappresentato uno dei principali punti di riferimento in Italia per il percorso eco-libertario, impegnandosi anche in progetti inter-regionali, fra cui citiamo: Coordinazione anarchica e libertaria, anno antiaccademico insieme a Cusa-UmanesimoAnarchico (www.cusa.splinder.com), Vetrina dell’editoria anarchica e libertaria. Il Lad utilizza attualmente il nuovo blog https://ecoculture.noblogs.org.

PERCHÈ LE LUNE
Un incontro che cade ogni volta in un diverso giorno della settimana consente di non escludere nessuno a causa di impegni settimanali coincidenti. Coniugando il modello di Critical mass di appuntamenti fissi mensili (adatti a una diffusione policentrica e di lungo periodo, indipendentemente da strutture organizzate), e quello degli incontri Rainbow e del CIR (Corrispondenze e informazioni rurali), il Lad adotta come proprio appuntamento i giorni di luna piena. Nelle società rurali, da sempre la luce naturale della luna piena crea il momento della festa e dell’amore, di una socialità e idealità comunitaria che guarda oltre i cicli ripetitivi della vita diurna. L’intenzione del Lad è di far convivere, anche nello spazio artificiale della metropoli, un tempo alternativo accanto al calendario gregoriano, che è frutto dell’alleanza fra Chiesa e Stato, ed espressione di una ragione economico-politica che ha separato il tempo umano da quello naturale.

LO SPORTELLO-APERITIVO AL PIGNETO
Lo sportello che a partire dall’inverno del 2009-10 il Lad tiene a Roma presso la bottega del mondo Kinkelibà (e presto anche nel mercato terra/Terra del c.s.o.a. Forte Prenestino) è un’occasione di incontro conviviale e di scambi ideali e pratici, per confrontarsi sulle lotte in atto, per informare sui progetti in corso o idearne di nuovi. È uno spazio disponibile per contatti e consulenze, per singoli (dagli impianti domestici al lavoro, dalla mobilita’ sostenibile alle tesi di laurea) e gruppi (ideazione, comunicazione, contatti locali e globali per attività, iniziative e laboratori nei campi di nostro interesse).
La bottega che lo ospita offre un servizio di caffetteria, vende prodotti biologici ed equosolidali (fra cui anche detersivi sfusi), è sede di una libreria (con possibilita’ di prestito) su temi quali consumo critico, turismo responsabile, sostenibilità, diritti dell’infanzia, cultura della convivenza…, e di un gruppo di acquisto solidale (g.a.s.).
In occasione dello sportello è anche attiva la distribuzione editoriale che il Lad cura insieme a Cusa: il mensile A-rivista anarchica (arivista.org), il trimestrale Libertaria (www.libertaria.it), i cataloghi di Elèuthera (www.eleuthera.it), Le nubi, Spartaco e altri editori, libri, riviste, documentazione, flyer.

ATTIVITÀ ECO-LIBERTARIE IN CAMPO CULTURALE
L’incontro tra il filone anarco-libertario e quello ecologista può essere importante anche sui terreni della cultura, della scienza, dei contenuti e dei metodi del sapere e della sua trasmissione. Con alcuni insegnanti, studenti, educatori, lettori, artisti…, abbiamo iniziato a lavorare in questa direzione. Questi sono i principali ambiti di attività:

Decrescita e culture ecologiche – Alcuni appuntamenti periodici, come la Vetrina dell’editoria anarchica e libertaria a Firenze e i mercati contadini terra/Terra a Roma, offrono da tempo uno spazio allo sviluppo di queste tematiche. Si sono avviati due importanti progetti di incontri sulla decrescita sia per le prossime edizioni dei mercati t/T, sia per la 5a Vetrina (ottobre 2011).

Pedagogia libertaria – A partire dal convegno per il centenario di Francesc Ferrer, promosso dall’Unione sindacale italiana di Roma e da altre strutture (24 ottobre 2009), prosegue una riflessione sulla scuola libertaria, anche da un punto di vista ecologista.

Educazione ambientale – Da diversi anni si organizzano laboratori per bambini e adulti di conoscenza ecologica e storico-culturale del territorio romano.

Ecocritica (studio ecologista della letteratura) – Nel Circolo di ecocritica “Leggere il bosco”, attivo dal febbraio 2010, si incontrano ricerche, letture e produzioni creative, e si curano le pagine di un blog (http://circololeopardi.ilcannocchiale.it/2010/10/25/ecocritica.html). In quest’ambito si sta profilando anche un approccio libertario alla lettura e alla scrittura creativa.

PER CONTATTI E PER SAPERNE DI PIU’:
LAD
Libero Ateneo della Decrescita

SPORTELLO LAD:

luna piena (18/4, 17/5), h.17-19
Bottega del mondo Kinkelibà, via Macerata, 54 – Pigneto, Roma

mercato contadino terra/Terra (19/6, 17/7), h.12-17
c.s.o.a. Forte Prenestino, via F. Delpino – Centocelle, Roma

ecoculture&inventati.org
(sostituire & con @)

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